Cari concittadini, è trascorso già un anno dall’ultimo Palio di San Paolino e puntualmente anche quest’anno si è ripresentato il problema dell’impossibilità a partecipare allo stesso da parte dei balestrieri dell’associazione Contrade San Paolino. Durante il corso dell’anno l’associazione ha sollecitato più volte l’Amministrazione Comunale al fine di assicurarsi che questo problema, già verificatosi nell’edizione 2017, non si ripresentasse anche nel 2018, ma è evidente che le iniziative percorse dell’Assessorato alla Cultura non hanno saputo raggiungere lo scopo prefissato.
Il Comune di Lucca ha stipulato una specifica convenzione con ogni gruppo di rievocazione storica della città con l’obiettivo di fissare i contributi economici per le manifestazioni organizzate a Lucca e col fine ultimo di favorire la collaborazione fra i gruppi stessi, che ricordiamo essere associazioni senza scopo di lucro portate avanti grazie al lavoro dei volontari che ne fanno parte. Nella convenzione è ben specificato l’obbligo per ciascun gruppo di rievocazione di invitare gli altri gruppi di Lucca facenti attività simili a partecipare agli eventi organizzati che riguardano le celebrazioni cittadine (San Paolino, Santa Croce, Festa della Libertà), pena il decadimento della convenzione e la conseguente perdita in toto dei contributi economici accordati per l’anno corrente.
Purtroppo l’associazione Contrade San Paolino ha dovuto ancora una volta prendere atto che la Compagnia Balestrieri Lucca, pur usufruendo dei contributi pubblici, continua a gestire il Palio di San Paolino e gli altri eventi della città come fossero eventi privati e quindi contravvenendo apertamente a quanto stabilito nella convenzione. Questa situazione è quanto mai paradossale per una associazione i cui scopi includono quello dell’aggregazione sociale e dà la netta impressione che il Comune di Lucca abbia fatto troppo affidamento sulla correttezza e spirito associativo della Compagnia Balestrieri Lucca.
L’anno scorso la Compagnia replicò alla medesima contestazione da parte di Contrade San Paolino dichiarando nell’articolo pubblicato sul giornale la Nazione “al mio matrimonio invito chi mi pare”, ignorando il non trascurabile particolare del totale finanziamento pubblico delle loro manifestazioni e che tali eventi riguardino celebrazioni della città di Lucca, di cui non sono gli esclusivi rappresentanti. Quest’anno invece, nell’ultima riunione effettuata in comune a cui hanno preso parte tutti i principali gruppi storici di Lucca, è stato comunicato dapprima che Contrade San Paolino non poteva esser invitata a partecipare al Palio perché “possono parteciparvi per motivi di sicurezza solo i soci della Compagnia Balestrieri in quanto organizzatrice e responsabile dell’evento”, mentre in un secondo momento la Compagnia Balestrieri Lucca ha formalmente invitato Contrade San Paolino a partecipare al Palio ma con la clausola che sarebbero stati ammessi al tiro soltanto 5 balestrieri, nonostante l’associazione sia composta da 27 balestrieri in attività che hanno tutto il diritto, e il piacere, di partecipare al Palio in onore del santo patrono della propria città, e in barba al tanto sbandierato Ordo Pro Balistari in cui si sancisce che al Palio cittadino possono partecipare tutti i possessori di balestra nell’arco delle sei miglia dalla città: c’è forse paura di un confronto diretto o addirittura di perdere il tanto ambito Palio?
L’invito è stato fermamente declinato dall’associazione Contrade San Paolino, ritenendolo l’ennesima discriminazione sleale e antisportiva nei propri confronti, di tutti i Lucchesi che hanno a cuore questo Palio in quanto festa di tutta la Città e dell’Amministrazione Comunale che eroga contributi con soldi pubblici per il sostegno di questi eventi. L’associazione sollecita l’applicazione delle sanzioni previste per la violazione delle clausole della convenzione per aver tentato di aggirare il vincolo con questo espediente.
In questi ultimi quattro anni l’associazione Contrade San Paolino ha avuto un ottimo rapporto di collaborazione con il Comune di Lucca per l’organizzazione di eventi di rievocazione storica e non crede che si meriti di essere esclusa in reiterate occasioni a quelle che dovrebbero essere le manifestazioni che tengono alta la vera vocazione della città di Lucca: storia, associazionismo, intrattenimento.
L’associazione Contrade San Paolino auspica infine che chi ne abbia il potere possa finalmente prendere una ferma posizione su questa questione e risolverla definitivamente perché la rievocazione storica a Lucca si merita molto di più di quello che abbiamo visto negli ultimi due anni.
Paolo Gianni - Presidente ACSP