Abbiamo partecipato al progetto dell’Ufficio Cultura del Comune di Lucca, raccontando la nostra associazione grazie alla voce di Giovanni e Diletta.
Trascrizione audio
Ciao! Mi chiamo Giovanni e faccio parte di Contrade San Paolino, una associazione no-profit di rievocazione storica, nata a Lucca nel 1991.
L’associazione, come molte realtà sparse un po’ in tutta Italia, partecipa ad eventi rievocativi, cortei storici e manifestazioni a tema medievale ed è formata da due figure principali: quella del tamburino e quella del balestriere.
Qui con me c’è anche Diletta.
Ciao, io sono Diletta e faccio parte del gruppo tamburini.
Proprio come accadeva a quel tempo, il corteo storico viene accompagnato dallo scandire di colpi di tamburo. Nel medioevo il ruolo del tamburino, che era una vera e propria unità militare, era quello di impartire il passo di marcia alle truppe in movimento. Inoltre, visto il forte suono che emana, serviva a trasmettere gli ordini all’esercito durante le battaglie, oltre a incutere timore nell’avversario e ad infondere coraggio ai propri compagni.
Oggi, i gruppi di tamburini sono un ottimo punto di aggregazione. L’associazione Contrade San Paolino è formata perlopiù da giovani dagli 8 anni in su, che iniziando un po’ per gioco e un po’ come valvola di sfogo, si sono poi appassionati alla storia e al ritmo di questo antico strumento. Al contrario di quanto possa sembrare, nonostante venga suonato senza spartito, è tutt’altro che semplice ed ha bisogno di continuo allenamento.
L’associazione si impegna a rappresentare il più fedelmente possibile gli usi e i costumi del tempo. Il vestito del tamburino è composto, proprio come allora, da calzebraghe, scarpe, camicia, sottoveste, surcotto, cappello, scarselle e cinte varie; il tamburo è realizzato da un fusto in legno e da una pelle che in antichità era esclusivamente pelle animale, ma che oggi viene spesso sostituita con pelle sintetica sia per spirito ecologico che per contenerne i costi.
Oggi, Il ruolo principale del tamburino è quello di accompagnare il movimento del corteo e di catturare l’attenzione e intrattenere il pubblico. A volte, per le occasioni più importanti, i tamburini mettono in scena figure accompagnate da musiche particolarmente elaborate.
Ma la cosa più difficile, oltre alla ridotta visibilità che ognuno ha davanti a sé, è sicuramente far coincidere il ritmo della musica con il passo che verrà poi seguito da tutto il corteo. Nel caso specifico delle gare fra balestrieri, viene scandito il tempo prima del tiro così da rendere ancor più emozionante l’attesa.
Ma di tutte le attività che si possono svolgere all’interno dell’associazione, quella più caratteristica è senz’altro la pratica del tiro con la balestra antica da banco.
Non serve essere appassionati di medioevo, di strumenti bellici o di GDR (giochi di ruolo) per immaginarvi molto facilmente nella vostra testa una persona che imbraccia una balestra, perché è un oggetto generalmente molto conosciuto anche nella cultura di massa.
La differenza non di poco fra una normale balestra medievale da imbraccio e una da banco, sono le dimensioni e la forza dell’arco.
Una balestra da banco è lunga un metro e mezzo e pesa mediamente 18 kg. Ha un arco in ferro di quasi un metro con una forza statica che arriva anche oltre i 400 kg ed in grado di scagliare dardi del peso di circa 120 grammi ad una velocità media di 140 km/h.
Ovviamente per poter essere utilizzata da un balestriere, è necessario utilizzare una postazione di appoggio su cui agganciare la balestra e in cui il balestriere può sedersi per prendere la mira in modo stabile.
L’enorme forza sprigionata dall’arco di questo tipo di balestre, unita alla portata che il tiro poteva avere, la rendeva una micidiale arma di difesa per proteggere castelli o mura fortificate, poiché rendeva del tutto inutile qualsiasi tipologia di armatura indossata e permetteva anche di raggiungere bersagli molto distanti, come i capitani che guidavano l’assalto dalle retrovie.
Oggi queste balestre vengono utilizzate esclusivamente nelle piazze per intrattenere turisti e come veicolo di aggregazione per chi vive in una città storica come Lucca. Esiste una federazione nazionale chiamata LITAB (Lega Italiana Tiro Alla Balestra) che aggrega ad oggi 13 associazioni che praticano il tiro con la balestra da banco e 10 associazioni per la balestra da braccio. Il regolamento a cui attenersi prevede tutta una serie di norme per garantire la sicurezza durante i tiri, ovviamente sia per il pubblico che per i balestrieri stessi.
Attualmente la città di Lucca detiene il titolo di campioni italiani per la gara a squadre, e non ha nessuna intenzione di cedere il traguardo raggiunto con troppa facilità.
Ai cortei storici partecipano anche i figuranti dell’associazione di ogni età e genere che prendono parte alle attività dell’associazione che spaziano anche nel campo sociale e del volontariato.
Per maggiori informazioni visita il nostro sito internet www.consanpaolino.org
Spero di rivedervi presto, ciao!
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