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Come associazione di rievocazione storica di Lucca, che organizza la Luminara di San Paolino dell’11 Luglio, e ha partecipato fino al 2016 al Palio della Balestra di San Paolino del 12 Luglio, e che è interessata a mantenere vive le tradizioni lucchesi come la festa di San Paolino, della Luminara e del Palio delle balestre in onore dello Santo Paolino, non possiamo che ricondividere quanto pubblicato da Mauro Mazzoni sul proprio profilo Facebook.
Questo appello, oltre che da noi, è stato sottoscritto anche da:
- Sbandieratori e Musici Città di Lucca - Contrada S.Anna
- Associazione Historica Lucense
Al Sindaco di Lucca
All’assessore alla cultura
Agli organizzatori del Lucca Summer Festival
La Festa di San Paolino, al di là dell’aspetto religioso, appartiene senza dubbio alla tradizione storica e culturale della nostra città. San Paolino è il Santo patrono di Lucca e la cosa non può passare inosservata, quantomeno per tutti quei lavoratori ai quali è retribuita la festività in quel particolare giorno.
Ormai da alcuni anni questa festa
nella nostra città convive col Summer Festival e potremmo dire che la
coincidenza con i concerti nelle date dell’11 e 12 Luglio, ha determinato se
non una cancellazione, senz’altro uno svilimento della festa stessa.
Forse non tutti sanno che la processione (luminara, che ricordiamo era seconda
solo alla Festa di S. Croce e che si svolgeva l’11 Luglio, la sera della
vigilia), come espressione di fede/corteo religioso, è stata praticamente
soppressa l’anno scorso, anche se al momento sopravvive il corteo storico, che
partendo da Piazza San Martino, evitando ovviamente Piazza Napoleone, arriva
sul sagrato della Chiesa di San Paolino, dove viene accolto dal Parroco con un
breve saluto, poi l’accesso in chiesa , il canto del Mottettone (non c’è solo
quello di S.Croce) e la benedizione finale.
Non stupisce che in mezzo
alla confusione generale dovuta alla sovrapposizione degli eventi, il parroco
del centro storico abbia ritenuto che non vi siano più i presupposti
per dar seguito alla processione religiosa, lasciando spazio al solo corteo
storico e riducendo al minimo tutto il resto.
In ogni caso anche il tradizionale palio della balestra, che si svolge
proprio la sera della festa, il 12 Luglio, in piazza San Martino,
protagoniste le varie associazioni storiche, ha ormai come sua colonna
sonora il concerto che si tiene immancabilmente in quel giorno nella
vicina Piazza Napoleone. E’ vero che la festa è oggi celebrata
all’interno di una serie di iniziative e manifestazioni, lungo tutto un
mese, che vengono presentate alla città sotto la denominazione de “I
giorni di San Paolino”, ma per quanto appena esposto poco sopra, ne è
senz’altro di molto ridimensionata la portata, visto che è proprio il
cuore della festa, i due giorni più fortemente legati alla tradizione e
alla storia della città, che sembrano essere stati cancellati in alcuni
dei loro aspetti più significativi.
Chi scrive non ha niente contro
il Summer Festival ed i suoi organizzatori, anzi, a titolo personale
sono tra coloro che ne sottolineano ed apprezzano gli effetti positivi
per la città.
Tuttavia realizzare concerti di gran rilievo ed
importanza in quei due giorni – sarà la mia voce quella di uno che grida
nel deserto?- mi pare che sia poco opportuno e anche controproducente
per il Summer festival stesso.
Infatti sia all’interno della
Consulta della Cultura, che in altri ambiti che frequento, sono state
molteplici le voci di chi ha criticato fortemente questo accavallarsi di
eventi col Summer, che è già in atto da tempo e non sono state poche
le critiche rivolte anche all’Amministrazione attuale che ha siglato una
convenzione, che era giusto fare, ma che secondo alcuni lascia carta
bianca agli organizzatori del festival nel concordare con gli artisti le
date.
In breve: le lamentele e le critiche credo servano a poco.
E’ possibile invece formulare un appello, tutti assieme,
Amministrazione compresa, agli organizzatori del Summer Festival
affinché dal prossimo 2019 (ormail il 2018 è già programmato da tempo e
comprende di nuovo proprio quei giorni) si possano evitare concerti
nelle due serate dell’11 e 12 Luglio?
E’ troppo chiedere questo?
E’ noto che è già difficile concordare una data con certi artisti e che
di fronte all’accettazione di un invito si lavora sulla data indicata.
Ma possono in questo caso gli organizzatori fare qualcosa?
Personalmente lo chiedo in primis al nostro Sindaco, all’assessore alla
cultura e a tutti gli uffici del Comune che direttamente o
indirettamente collaborano alla manifestazione.
L’appello, a
livello personale, lo rivolgo poi a Mimmo D’Alessandro e agli altri
organizzatori del Summer Festival , ma è ovvio che esso è e rimane
consapevolmente l’appello dal signor nessuno!
Chiedo quindi a tutti
gli amici, alle realtà associative, alla stessa consulta della Cultura e
all’amministrazione, ecc., ecc., di affiancarsi a me, se condividono
questo punto di vista perché l’appello acquisti più senso e valore.
Penso che il Summer Festival sia ormai legato positivamente alla nostra
città e che per l’attenzione e l’amore riservato proprio a Lucca dal
festival, possa anche concedere qualcosa a quella che è una delle sue
tradizioni millenarie, ferma restando la libertà d’azione che è stata
riconosciuta e che nessuno gli toglie.
In definitiva è un gesto d
attenzione e riguardo quello che viene chiesto in questo momento:
evitare semplicemente quelle due serate dell’11 e 12 Luglio. Sarà
possibile?
Chiedo agli amici che condividono questo mio pensiero di
formulare anch’essi a loro volta questa richiesta, di sottoscriverla e/o
condividerla, inoltrarla ecc.. Penso che amare la nostra città voglia
dire anche tentare di mantenerne le tradizioni e qui parliamo di
qualcosa a cui possiamo abbinare l’aggettivo “millenario” e che già di
per conto suo, come evento, attraeva comunque nel suo insieme e in quei
due giorni numerosissimi turisti e visitatori.
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Scatto di Domenico Bertuccelli