Il gioco dâazzardo ha radici antiche, giĂ praticato nellâantica Roma, come testimonia il gioco dei dadi. Nel Medioevo, nonostante lâopposizione della Chiesa, che lo riteneva immorale, i Comuni riconobbero nel gioco dâazzardo una fonte di entrate, tassando i guadagni. CosĂŹ emerse la figura del Barattiere, spesso un oste, che gestiva il gioco nelle osterie sotto il controllo delle autoritĂ , diventando unâattivitĂ regolamentata e fonte di reddito per le casse comunali.
Il gioco dâazzardo, con i dadi come strumento principale, è una pratica antica che risale ai romani e si è evoluta nel Medioevo, dove anche gli scacchi erano regolamentati. Le carte da gioco, introdotte in Europa nel XIV secolo, si diffusero rapidamente, portando a restrizioni sul loro uso. A differenza delle carte musulmane, che evitavano rappresentazioni di esseri viventi, le carte europee utilizzavano immagini per indicare i valori, adattandosi alla popolazione analfabeta dellâepoca.